Come restaurare una Vespa d'epoca

Come restaurare una Vespa d’epoca

Sommario

Introduzione

La Vespa, scooter prodotto dalla Piaggio in milioni di esemplari dal 1946, è da tempo diventata un simbolo della creatività e del design italiano nel mondo, tanto da meritarsi un posto nella collezione permanente del MoMA di New York.
Negli ultimi anni la riscoperta e il recupero dei modelli storici ha portato ad un boom di richieste per pezzi di ricambio e accessori nonchè di meccanici e carrozzieri in grado di lavorare su un mezzo storico con le dovute capacità e nel rispetto dei canoni con cui era stato costruito il mezzo.

Il recupero della Vespa faro basso

La vespa 125 VM2T 1954 prima del restauro

Appartenuta a mio padre fin dagli inizi degli anni ’60, la Vespa 125 VM2T,  detta anche Vespa faro basso, modello prodotto dal 1953 al 1954, giaceva da tempo in un ripostiglio in cortile mal riparata dagli agenti atmosferici.
Lo stato in cui si trovava nel momento in cui ho deciso di recuperarla faceva pensare ad una impresa complicata anche se non impossibile.
Telaio arrugginito in molte parti, così come le cromature, guarnizioni, altre parti in gomma e sella secche e da buttare, motore fermo da decine di anni.
Che fare? Un restauro conservativo del mezzo era in apparenza impossibile, ho quindi optato per un restauro totale, cercando di salvare quanti più componenti originali possibile.

Restaurare la Vespa d’epoca: scegliere un buon meccanico e il carrozziere

Non sono un meccanico, nè un carrozziere, quindi era necessario e fondamentale individuare i giusti soggetti in grado di intervenire con sapienza per un restauro a regola d’arte della mia Vespa d’epoca.
Non tutti, infatti, potrebbero essere in grado di effettuare un buon lavoro.
La mia scelta cadde su un meccanico che aveva già restaurato con successo decine di Vespe  di varie epoche, una carrozzeria “artigiana” – di quelle cioè dove lavorano padre e figlio con cura e attenzione – e l’elettrauto che in gioventù era stato quello di mio padre: oltre ad aver lavorato sicuramente su mezzi come il mio, molto probabilmente aveva già messo le mani proprio su questa Vespa.

Informarsi, prima di tutto: la scheda tecnica della Vespa faro basso!

Gli artigiani scelti erano sicuramente validi, ma prima di partire con i lavori consiglio vivamente di conoscere al millimetro quale deve essere il risultato finale, quindi sapere con esattezza com’era la Vespa nel suo stato originale appena uscita dalla fabbrica: nel corso del restauro, infatti, più di una volta gli artigiani mi hanno chiesto quali soluzioni adottare per procedere nel restauro (non possiamo ovviamente pretendere che conoscano a memoria tutti i modelli dal 1946 ad oggi) e solamente la perfetta conoscenza del mezzo in origine mi ha permesso di dare risposte precise e coerenti. Nel mio caso, per la Vespa 125 VM2T, in base anche al numero di telaio ho – per esempio – verificato l’esatto anno di produzione, il tipo di vernice usata nel 1954, le configurazioni (con o senza doppia sella, con o senza contachilometri) e tutta una serie di dettagli che sono stati poi fondamentali per l’ottenimento del risultato perfetto.
A tal proposito ho quindi fatto riferimento a svariati siti internet di appassionati e Vespa Club (confrontando più volte informazioni e dati) e alla collana di volumi Vespa Tecnica prestatami da un amico che riportavano i dati esatti della scheda tecnica della Vespa.

Smontaggio della Vespa d’epoca

La prima operazione, forse la più delicata, è stata lo smontaggio integrale di tutti i componenti della Vespa avendo cura di non rovinarli e di suddividerli in base ai successivi interventi: pezzi per il carrozziere, pezzi per la cromatura, per il meccanico nonchè quanto ancora in uno stato di conservazione sufficiente da non necessitare di alcun intervento se non un’accurata pulizia.

Il telaio della Vespa faro basso

Come sverniciare una Vespa vintage: la sabbiatura

Sabbiatura della vespa 125 VM2T 1954

Nonostante a prima vista molte parti metalliche di questa Vespa d’epoca apparissero piuttosto compromesse, una volta terminato il processo di sabbiatura del telaio della Vespa – fondamentale per una precisa analisi della situazione e per la successiva applicazione della vernice – la situazione si è rivelata meno drammatica del previsto. La ruggine, salvo in alcune ristrette zone esterne, era rimasta in superficie e non aveva intaccato in maniera passante il corpo principale del telaio, nè di altri elementi (parafango anteriore, coperchio vano motore, serbatoio, ecc).
Ecco quindi che, con sapienti interventi, il carrozziere è stato in grado di ripristinare il telaio della Vespa allo stato originario.
A seconda dello stato della vostra Vespa d’epoca potrebbe non essere necessario effettuare l’intervento di sabbiatura che, come accennato, è fondamentale solo in casi di pessimo stato di conservazione dello scooter: tanti vespisti sostengono infatti che sia opportuno, quando possibile, intervenire sulla Vespa con un restauro conservativo, mantenendo vernice e componenti originali semplicemente lucidandoli, pulendoli e ripristinando il funzionamento delle parti meccaniche ed elettriche lasciando così visibili i segni e l’usura del tempo.

La verniciatura della Vespa d’epoca

Fasi della verniciatura della vespa 125 VM2T 1954

Nella fase di verniciatura è fondamentale tener conto dei codici colore della Vespa d’epoca e del tipo di vernice usata.
La Vespa 125 VM2T utilizzava un colore che per alcuni anni è stato lo standard per tutti i modelli: vernice al nitro Grigio Max Meyer 15048. Questo tipo di vernice è molto delicato e poco resistente ma è l’unico possibile per un restauro a regola d’arte con l’obbiettivo di iscrizione al Registro Storico. Prima dell’applicazione della vernice il telaio e gli altri componenti hanno subito un trattamento protettivo con un Rosso opaco 10055M. Anche il serbatoio, al suo interno, ha subito il trattamento per permettergli una migliore conservazione visto il contatto continuo con la benzina.
A seconda del vostro modello di Vespa, una volta recuperate le informazioni sulla vernice utilizzata in origine, sarà quindi semplice intervenire per riprendere le parti compromesse o, come nel mio caso, riverniciare l’intera carrozzeria.

Le cromature della Vespa

Elementi cromati della vespa 125 VM2T 1954

Nonostante la ruggine coprisse gran parte dei pezzi metallici, grazie alla documentazione trovata è stato semplice individuare gli elementi che in origine erano cromati. Questi sono stati portati in parte ad un’azienda che si occupa di cromature per farli ricromare o, dove possibile, lucidati con apposita pasta per cromature e riportati agli antichi fasti in maniera tutto sommato semplice.

La parte motoristica

Smontato in tutte le sue parti, il motore, fermo come detto da decenni, è stato riportato ad un perfetto funzionamento tramite revisione e rettifica del cilindro, pulizia del carburatore e sostituzione di tutte le parti usurate, specialmente le guarnizioni, nonchè la marmitta, tuttora in produzione.
Se siete pratici di montaggio e smontaggio motori, queste sono operazioni che siete in grado di compiere in autonomia.

Assemblaggio della Vespa

Terminati tutti gli interventi, è stato quindi il momento di riassemblare il tutto, compito lasciato al meccanico. La Vespa pian piano ricominciava a prendere forma, ma con un aspetto decisamente diverso da come l’avevo vista mesi prima.

La parte elettrica

Fasi di montaggio della vespa 125 VM2T 1954

Il ripristino delle funzionalità dell’impianto elettrico è avvenuto in seguito al montaggio di tutte le componenti meccaniche. Nonostante l’impianto elettrico sia in assoluto di una semplicità disarmante, l’elettrauto mi ha fatto notare come all’epoca ogni esemplare, in quanto assemblato a mano, facesse un po’ storia a se’, ed è quindi stato necessario “studiare” il posizionamento dei vari cablaggi. Il modello in questione, inoltre, è stata la prima Vespa dotata di luci di posizione e relativa spia sul fanale e l’ultimo modello a montare il fanale sul parafango anteriore.

Le rifiniture

L’emozione di sentirla in moto dopo chissà quanto tempo è stata indescrivibile, ma la moto ancora non era pronta. Mancavano tutti gli accessori originali Vespa necessari a riportarla a come era uscita dalla fabbrica oltre 60 anni prima. Gommini per le pedaliere, per la “pedanina“, copertura sella e sellino, fanalino posteriore (il vecchio purtroppo non è stato possibile recuperarlo), manopole, profili, serrature (bloccasterzo e bauletto laterale), ovviamente pneumatici: quanto non è stato possibile salvare del modello originale è stato quindi sostituito da ricambi originali e fedeli a quelli dell’epoca trovati in negozi specializzati (ma si trova molto materiale anche a mercatini di moto d’epoca). Applicati questi elementi il restauro della Vespa d’epoca era terminato e la moto splendeva in tutta la sua bellezza.

Ricambi della vespa 125 VM2T 1954

Il restauro della targa della Vespa

Un valore aggiunto di una moto d’epoca è la presenza sia della targa che del libretto originali; io li possedevo entrambi, anche se la mia Vespa 125 risultava radiata d’ufficio al PRA. Sistemate le lunghe questioni burocratiche che mi hanno permesso la reiscrizione al PRA mantenenendo i documenti originali, mi sono concentrato sul restauro della targa, anche questa, sebbene in modo minore, intaccata dalla ruggine.
Sappiamo che sulle targhe non è possibile effettuare alcun tipo di intervento, e che se risultano compromesse il veicolo deve procedere a nuova immatricolazione con conseguente assegnazione di nuova targa e libretto.
Non doveva andare così. Il libretto era salvo, ma la targa presentava segni di ruggine ai bordi inferiori ed era vistosamente scolorita. Con colpi da maestro, il carrozziere è riuscito a recuperare la parte inferiore senza intaccare i numeri e, in seguito, con pazienza certosina, ho ridipinto la targa con fondo bianco smaltato e i numeri con un colore azzurro “tipo maglia della nazionale” (a differenza di oggi, negli anni ’50 non vi erano colori univoci e le targhe spesso uscivano dagli uffici della Motorizzazione con tonalità di colori differenti).
Di certo il restauro della targa della Vespa è una operazione che non si consiglia, il rischio – se scoperti – è l’invalidazione della targa con conseguente ritiro ma, come dice un amico, appassionato ed esperto di auto e moto d’epoca: “non esistono quasi al mondo moto di 50 e più anni con la targa che non sia stata riverniciata”.
Per mia fortuna tutto andò bene, e al collaudo per la rimessa in strada della Vespa l’ingegnere mi fece i complimenti per il mezzo.

L’iscrizione al Registro Storico e la targa oro FMI per la Vespa

Certificato di rilevanza storica e collezionistica e targa oro della vespa 125 VM2T 1954

Una volta terminato il recupero “a regola d’arte” della Vespa ho quindi proceduto ad effettuare tutte le procedure richieste per l’iscrizione al Registro Storico della FMI. Tempi e modi meritano un altro eventuale post, ma, con mia grande gioia, la procedura è terminata con l’ottenimento del Certificato di interesse storico e collezionistico (che davo per certo) e l’assegnazione, non scontata, della Targa Oro FMI per la Vespa che viene assegnata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice in base alla valenza storica e allo stato di conservazione del mezzo.

I costi di restauro della Vespa

Ogni restauro ha ovviamente le sue particolarità, ogni modello necessita di interventi o ricambi differenti quindi è impossibile stabilire il costo medio di un restauro.
Nel mio caso, visto lo stato in cui versava il veicolo, il tipo di interventi effettuati, la necessità di acquistare ricambi originali e comprese le pratiche burocratiche i costi di restauro della Vespa sono andati ben oltre i 3500 Euro e nella fattispecie:

Sabbiatura telaio Vespa € 120
Cromatura € 150
Interventi di carrozzeria (Recupero telaio e verniciatura) € 1000
Accessori originali Vespa (coprisella, sellino, parti in gomma, fanale posteriore, ecc) : € 800
Ricambi Vespa (parti motoristiche, meccaniche, elettriche): € 650
Interventi su motore e parti elettriche: € 800
Pratiche PRA, Motorizzazione Civile, FMI: € 260

Una faticaccia, in tutti i sensi, ma, credimi, ne è valsa la pena.

La vespa 125 VM2T 1954 dopo il restauro

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Come restaurare una Vespa d'epoca
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Il processo di recupero di una Vespa d'epoca ferma da decenni e corrosa dalla ruggine in molte sue parti, dallo smontaggio fino alla messa in strada finale.
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3 pensieri su “Come restaurare una Vespa d’epoca

  1. complimenti bel lavoro anzi bellissimo non è sempre facile avere dei simili risultati.Anch’io devo accingermi ad un restauro simile di una faro basso del 1954 appartenuta a mio nonno,e il tuo articolo mi è stato davvero utile perché ricalca le difficoltà che dovrò affrontare. Potrò contare su qualche consiglio ulteriore se ne avrò bisogno? Un saluto Max

    1. Grazie Massimo, mi fa piacere che l’articolo sia stato utile. Ti confermo che è stato un lavoro lungo e che ha messo a dura prova la mia pazienza ma davvero ne è valsa la pena! Puoi sicuramente contattarmi se avrai bisogno di consigli o di materiale informativo (dovrei ancora avere delle schede con tutte le specifiche tecniche della Vespa). Buon lavoro, Alberto

      1. Grazie Alberto ci conto sono sempre consigli preziosi.sarà possibile sentirci via cell. il mio numero 3284236932 a risentirci. Un saluto Max

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